su Quotidianosanita.it - 03 Novembre 2013

03 Novembre 2013
03 NOV - Gentile direttore,
l’ultimo libro di Ivan Cavicchi oltre che denso di stimoli alla riflessione è anche una vera e propria proposta operativa che pone alcuni interrogativi. Quattro le questioni affrontate dal libro: ripensare l’art 32 per costruire più salute, ripensare i modi di essere della medicina per curare meglio e fare più salute, ripensare il lavoro per essere più bravi a usare la medicina per fare più salute, ripensare le politiche sanitarie per non limitarsi a riorganizzare un sistema invecchiato ma per ripensare i modelli attualmente impiegati….. sempre per fare più salute.
Questa straordinaria ossessione di “fare più salute” è forse il tratto più affascinante di una utopia alla quale Cavicchi lavora da anni e che nel libro prima diventa strategia, poi progetto, quindi proposta e da ultimo condizione di lavoro. A questa straordinaria ossessione si accompagna quella altrettanto straordinaria del ripensamento, della ricerca critica delle soluzioni, del mettersi in gioco, del ridefinire continuamente i valori sacri e irrinunciabili in nuovi contesti faccia a faccia con i mutamenti che si presentano. Quindi del coraggio e dell’onestà del riformatore. Il messaggio arriva forte e chiaro: salute oggi vuol dire ripensamento.
Continua ...
su Quotidianosanita.it - 18 Ottobre 2013

18 Ottobre 2013
Nel turbinio di allarmi e smentite sui possibili nuovi tagli alla sanità è mancato qualsiasi riferimento al diritto alla salute. Non ne parlano le Regioni né il Governo, attenti solo alla "governance". Ne ha parlato invece il neo commissario alla spending review, da membro del Fmi. Per fortuna, ma certo è disperante
18 OTT - Seguendo in questi giorni notizie, commenti e reazioni sulla nota del DEF 2013 relativa alla Sanità ed, in ultimo, la Legge di stabilità del Consiglio dei Ministri mi è venuto da pensare alla distanza siderale tra le persone ed il governo che, con le sue scelte e i suoi provvedimenti, di esse dovrebbe occuparsi, alleviandone i problemi e creando presupposti per una vera giustizia sociale. Si tratta di scelte, invece, che di giorno in giorno sopprimono i diritti nel silenzio peloso di tutti coloro che dovrebbero invece alzare la voce, come dice bene il Prof. Cavicchi.
E coloro che lo hanno fatto sino ad ora, medici, parlamentari, amministratori regionali, non mettono in discussione la correttezza e la necessità di scelte ragionieristiche per far fronte alla gravissima crisi economica che viene ripetuta come un mantra per giustificare politiche che invece sono nefaste anche per l’economia stessa del nostro Paese. Crisi dovuta, non dimentichiamolo mai, ad un mondo finanziario immorale e spregiudicato, del quale nessuno si pone il problema di colpire concretamente regole e meccanismi di profitto.
Continua ...
su Quotidianosanita.it - 26 Settembre 2013

26 Settembre 2013
26 SET - Gentile direttore,
colpisce anche chi non è credente la lezione di umanità di Papa Francesco nell’intervista a Civiltà Cattolica. Significativa l’immagine del confessionale come luogo di misericordia, soprattutto quando il Papa la riferisce ad argomenti come il divorzio, l’omosessualità e l’aborto. Misericordia come alleanza, come solidarietà secondo l’etimologia ebraica, commozione e compassione per i greci.
Capacità dunque di ascoltare, accompagnare, solidarizzare, includere. Ma il respiro ampio con cui il Papa tratta temi così delicati per il mondo cattolico non fa che mettere in luce in modo implacabile la mediocrità e il pregiudizio con cui invece gli stessi temi vengono affrontati nel dibattito parlamentare e nei provvedimenti del Governo.
Continua ...