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Invito retrospettiva Margarethe von Trotta

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LE DONNE
DI MARGARETHE
Retrospettiva dedicata a Margarethe von Trotta, a cura di Pina Mandolfo e Heidi Sciacchitano
 
18 - 26 aprile 2015
Sala De Seta Cantieri Culturali alla Zisa

 

18 - 26 aprile 2015
Sala De Seta Cantieri Culturali alla Zisa

 

 

                                                                                                                    via Paolo Gili 4, 90138 Palermo

 

ingresso libero

 

    La rassegna LE DONNE DI MARGARETHE intende onorare Margarethe von Trotta proponendo alcuni tra i suoi film più significativi, specie quelli immeritatamente disattesi dai circuiti distributivi italiani.
In quest’occasione, il Comune di Palermo conferirà alla regista tedesca la Cittadinanza onoraria, per l’impegno culturale e civile testimoniato  – all’indomani delle stragi di mafia – con il pluripremiato film Il lungo silenzio.
    Artista coraggiosa, intellettuale intransigente, in oltre quaranta anni di attività, Margarethe von Trotta non ha mai ceduto alle seduzioni dell’industria cinematografica stereotipata. Il suo cinema è politico, nel senso più alto, non ideologico, né consolatorio: un lucido sguardo sul mondo, capace di trasmettere fascino ed emozioni reali.  
    Margarethe von Trotta inizia la sua carriera cinematografica come attrice in opere di Fassbinder e Schlendorff. Ma rivela ben presto il talento di autrice con i soggetti, le sceneggiature e la co-regia di alcuni film del marito, Volker Schlendorff.  Passata alla regia, si impone tra quella compagine di grandi che, negli anni ‘70, furono i protagonisti del Nuovo Cinema Tedesco.    

 

     Già la sua prima produzione, tra gli anni '70 e '80 ( Il secondo risveglio di Christa Klages, Sorelle, Anni di piombo,  Lucida follia, Paura e amore ),  evidenzia i temi ricorrenti della filmografia di von Trotta.  Il conflitto tra la sfera personale e quella pubblica, l'attenzione verso i personaggi femminili relegati nell'universo asfittico del sistema patriarcale, i cui antidoti sono la sorellanza, l'impegno civile  fino al coraggio rivoluzionario. Dopo questa prima fase, la sua sapiente vena narrativa si allarga per far conoscere grandi figure femminili  che altrimenti sarebbero destinate alle scorie della storia. E' così che Hildegard von Bingen (Vision, 2013), Rosa Luxemburg (1986), Hannah Arendt (2012), o le donne coraggiose di Rosenstrasse (2003), sono arrivate al grande pubblico.

 

    Il suo talento è stato legittimato dall'amore del pubblico e da numerosi riconoscimenti alla carriera, tra i quali: l'OCIC Award ad Honorem al Festival di Berlino del 1983, il Premio speciale per il 40° Anniversario della Repubblica Federale di Germania nel 1989, il premio Federico Fellini 2010 per l'eccellenza artistica al Bif&st di Bari. Innumerevoli, inoltre, sono i premi e le nomination conferiti alla sua produzione filmica. Nel corso della sua lunga carriera ha vinto, per citarne solo alcuni, quattro Golden Globe, due David di Donatello, Il Golden Camera tedesco, Il Leone d'oro a Venezia,  Il Chicago International Film Festival, il Montreal Film Festival, Il Valladolid Film Festival, Il festival del Cinema di Taormina, Il Gran premio del Festiva di Creteil.

 

Chi sono

Antonella Monastra è palermitana e nata nel ‘56. E’ ginecologa responsabile del Consultorio Familiare ...
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