Macchia Nera e Santa Rosalia
Forse la Santuzza non avrebbe voluto, per la 385° edizione del suo tradizionale festino, che ad appestare l’aria già discretamente fetida della città di Palermo ci fossero al cospetto del suo sontuoso carro beghe politiche e discriminazioni di vario segno e tipo. Lei, stando alle citazioni storiche, a tutto rinunciò (e non era poco, provenendo da un’agiata famiglia normanna) per seguire la sua vocazione spirituale – per credenti e agnostici: comunque Rosalia fu una mistica e la sua vita ascetica è ben lontana dalle lordure di Palazzo che avvelenano le esistenze dei palermitani ormai da troppo tempo.
La leggenda ci tramanda che la visione in sogno di Rosalia e la successiva processione con i resti ossei della giovane eremita salvarono la città da un terribile morbo. Mi hanno sempre colpito la purezza e la semplicità di Rosalia in aspra contrapposizione allo sfarzo dei festeggiamenti in suo onore; e sebbene il 2009 abbia l’impronta indelebile della crisi (austerity sembra essere la parola d’ordine, anche in questa evenienza) ci sono motivi molto più gravi di disappunto e di riflessione.
Contravvenendo a quel codice non scritto che impone al primo cittadino di invocare la benedizione della Santuzza sulla Città con il classico “Viva Palermo e santa Rosalia ”, Diego Cammarata ha già preannunciato la sua assenza per il tradizionale appuntamento, non nascondendo le motivazioni di un gesto così grave: teme le contestazioni che infatti non mancheranno, semprechè il dissenso in forma pacifica sia ancora consentito dall'ordine costituito … ma che coraggio e che esempio! Cammarata fuggirà dai senza casa ai quali ha più riprese elargito promesse, impegni disattesi come in molti altri casi, scapperà dagli operai della Fiat di Termini Imerese rimasti senza lavoro e senza speranza e sui quali inspiegabilmente non ha speso una parola, tentando di eludere con ogni probabilità la più grande contestazione che un Sindaco di Palermo abbia mai subito: un contro carro, un carro per la Patrona della Città fatto in casa, di materiali riciclabili, fatto dalle mani di chi non ha proprio niente, solo sudore e sangue, neanche un tetto sulla testa.
Rosalia avrebbe forse gradito di più la processione di quel carro alternativo, di certo più affine alla sua natura genuina e autentica, invece Tony Pellicane , la guida del comitato 12 luglio (cioè il movimento dei senza casa), ha ricevuto una diffida dalla Questura… un palermitano diffidato a festeggiare ‘ a modo suo’, comunque, Santa Rosalia: a guardare da questo punto di vista le cose, mi monta dentro un’inquietudine…
Tempi bui per la democrazia, non solo a Palermo... e nella piena oscurità si muove anche Cammarata: furtivo come Macchia nera, striscia sui muri, in effetti forse desiderando solo di scomparire... Purtroppo non è proprio il protagonista di un fumetto e l’ombra, legata indissolubilmente al corpo, resterà fino a quando il personaggio non si deciderà, per il bene di tutti e con la benedizione di Rosalia, ad uscire di scena.