Bambini da proteggere, famiglie da aiutare.
#5buonimotivi per accogliere. Consiglieri Pd Filoramo e Monastra,priorita su tutte
29/01/15 - Palermo Monastra: Su questo doppio binario ritengo possa snodarsi un ragionamento che partendo dalle serie questioni sollevate dai media di recente, ne aggiusti il tiro e le numerose inesattezze. Difatti non bisogna demonizzare le strutture che ospitano minori, alimentando pericolosi stereotipi, ma occorre aiutarle a lavorare meglio. I temi e l'approfondimento a più voci di operatori ed istituzioni proposto dal manifesto "#5buoneragioni per accogliere i bambini", presentato in diverse città italiane con la relativa campagna d'informazione, ha mostrato tutta la delicatezza e la complessità della materia.
Se è vero che alcuni fenomeni affaristici esistono intorno all'accoglienza dei bambini è anche vero che le gravi difficoltà economiche rendono più probabile un intervento sul minore in quanto il grave disagio sociale e lo stato di deprivazione economica possono influire pesantemente sulla qualità delle relazioni sino a produrre gravi carenze sul piano delle competenze genitoriali che sono la causa più frequente dell'allontanamento dei minori.
Sarebbe opportuno avviare controlli sulla qualità degli interventi, non soltanto in termini di standard logistici senza costruire modelli utopistici ed irrealizzabili.
Rosario Filoramo: Il paese della mistica della famiglia è completamente privo di servizi a sostegno della famiglia e delle donne; probabilmente lavorare sul fronte della prevenzione, con investimenti adeguati in questa direzione permetterebbe di ridurre il fenomeno del disagio dei bambini o quantomeno di potere intervenire in situazioni meno compromesse > Attualmente tutte le comunità per minori vengono colpite anche dall'onda d'urto dei minori stranieri non accompagnati, senza indicazioni nè linee guida al riguardo.E' grave che tali comunità per minori, sovraccariche di impegni, vengono pagate in modo discontinuo e con forti ritardi dagli enti locali e dalle regioni, contrariamente a quanto affermato dai media. Ciò contribuisce all'offerta di un servizio 'precario', con poca continuità e probabilmente qualità nel lavoro prestato dagli operatori verso una 'utenza,' i bambini, che dovrebbe essere una priorita su tutte