Problematiche relative a parrucchieri, barbieri...

Prot. n. 21                                Palermo, 8 febbraio 2012

Interrogazione con risposta scritta

Oggetto: Problematiche connesse alle attività professionali di barbiere, parrucchiere e dei mestieri
affini, esercitate nel territorio cittadino.
PREMESSO CHE
Il 16 gennaio 2012, più di 300 artigiani appartenenti alle categorie di parrucchieri, barbieri, estetisti e mestieri affini hanno partecipato, presso la Camera di Commercio di Palermo, alla protesta organizzata dalle associazione artigiane CNA, CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI, API e CLAAI per manifestare contro l'abusivismo nel settore e contro la pressione fiscale, per chiedere facilitazioni di accesso al credito, per l’abrogazione della legge sui rifiuti speciali e delle acque reflue, e per la riqualificazione del profilo professionale di categoria.
Ma soprattutto quello che preoccupa il Comitato Unitario delle Organizzazioni Artigiane del settore dell’acconciatura e dell’estetica e la categoria dei parrucchieri, barbieri, estetisti e mestieri affini è il crescente fiorire in Città di attività abusive, prive di autorizzazioni e licenze, personale che lavora in nero o non messo in regola, e l’inefficacia dei controlli da parte delle Autorità competenti, i cui effetti comportano, in questo periodo di crisi economica, il potenziamento delle tasse e tributi solo a carico delle attività in regola, la mancanza di lavoro, la chiusura di attività, l’aumento dei licenziamenti dei propri dipendenti e quindi disoccupazione, già molto elevata in una città come Palermo.
CONSIDERATO CHE

    L’Amministrazione comunale, proprio per disciplinare e regolamentare le attività professionali di barbiere, parrucchiere e dei mestieri affini, cioè i mestieri di massaggiatore del viso, estetista, estetista visagista, truccatore, depilatore, manicure, pedicure-estetico, ai sensi della Legge n. 1142 del 23.12.1970, ha redatto un apposito Regolamento comunale.


    In base al Regolamento comunale sopra citato, l’autorizzazione per l’avvio di attività di parrucchiere, barbiere ed affini viene rilasciata dal Sindaco, previa autorizzazione igienico-sanitaria da parte dell’ASP in ordine sia ai locali destinati all’esercizio della attività, sia alle attrezzature e alle suppellettili occorrenti per l’esercizio delle stesse, sia ai procedimenti tecnici impiegati in detta attività. L’ASP, inoltre, effettua i controlli igienico-sanitari di rito. Gli accertamenti dei requisiti relativi alle distanze fra un esercizio e l’altro, alla proporzione fra il numero degli abitanti e quello degli esercenti consentiti, invece, vengono effettuati dalla Polizia Municipale. 

CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
Il Comune di Palermo, tenuto conto che il D.Lgs. 152/06 “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche”, nelle more che la nostra Città si doti di un regolamento fognario comunale che fissi i parametri da rispettare per lo scarico in pubblica fognatura dei reflui domestici o assimilabili, con Deliberazione di Giunta comunale n. 88 del 29 aprile 2008, ha stabilito le procedure per il rilascio dell’autorizzazione allo scarico o di rinnovo di reflui in pubblica fognatura per le attività produttive, secondo le prescrizioni e le modalità previste dagli artt. 124 e 125 del D.Lgs. n. 152/06.

ATTESO CHE
    Il Decreto del Presidente della Repubblica recante il “Regolamento per la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materiale ambientale”, nell’Allegato A – Tabella 2 punto 9, definisce i laboratori di parrucchiera, barbiere e istituti di bellezza con un consumo idrico giornaliero inferiore a 1 m al momento di massima operosità, attività che generano acque reflue che possono essere assimilate alle acque reflue domestiche.
    La stessa entrata in vigore del Sistema di controllo sulla tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), più volte rimandato, prevede una proroga a giugno 2012 per le piccole e medie imprese al fine di consentire loro di adeguarsi in maniera graduale al nuovo regime.

ATTESO ALTRESI’ CHE
Nelle more che venga convertito in legge il Decreto del Presidente della Repubblica recante il “Regolamento per la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materiale ambientale”, le piccole attività, fermo restando il rispetto degli obblighi per la tutela dell’ambiente, potrebbero essere agevolate o esentate in materia di rifiuti speciali e acque reflue. Pertanto, potrebbe essere applicato l’art. 1 “Criteri di assiamilazione alle acque reflue domestiche” dello stesso Decreto che in particolare, prevede:
1 . (…)
b) le acque reflue provenienti dalle categorie di attività elencate nella tabella 2 dell'Allegato A
2 . Fermo restando quanto previsto dall'articolo 101, comma 7, lettera e), del decreto legislativo 3
aprile 2006, n . 152, in assenza di disciplina regionale si applicano i criteri di assimilazione di cui
al comma 1 .



RITENUTO CHE
La situazione di disagio e di crisi che colpisce un settore della piccola impresa palermitana, importante per l’economia della nostra città, quale quello dell’Acconciatura ed Estetica, deve essere oggetto di azioni sinergiche da parte dell’Amministrazione comunale con altri Enti al fine di porre in essere tutti i provvedimenti necessari per arginare l’abusivismo e il lavoro nero e per delineare un piano d’azione che possa dare risposte concrete alle proposte avanzate dal Comitato Unitario delle Organizzazioni Artigiane del settore dell’acconciatura e dell’estetica e dai lavoratori del settore. Per questo la sottoscritta ha già inoltrato al sig. Sindaco la richiesta per la convocazione di un tavolo tecnico fra gli Assessori comunali alle Attività Produttive ed alla Igiene e Sanità, il dirigente coordinatore del Settore Attività Produttive, il dirigente del Servizio Igiene e Sanità, il Comando della Polizia Municipale, rappresentanti della Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, i Dipartimenti delle Attività Produttive e del Lavoro della Regionale Siciliana, i rappresentanti delle associazioni artigiane CONFARTIGIANATO, CNA, CASARTIGIANI, API e CLAAI ed ogni altro Ente coinvolto nell’argomento.

SI CHIEDE DI CONOSCERE
1.    Se l’Amministrazione comunale abbia effettuato,  nel 2011, la ricognizione ed il censimento di tutte le attività di parrucchieri, barbieri, estetisti e mestieri affini operanti nel territorio cittadino.
2.    Quali siano i criteri e da chi vengano predisposti ed effettuati i controlli per la verifica di eventuali attività di parrucchieri, barbieri, estetisti e mestieri affini che esercitano senza autorizzazione.
3.    Con che periodicità vengano effettuati detti controlli.
4.    Se esista un piano di controllo per accertare il mantenimento dei requisiti iniziali e l’osservanza di tutte le prescrizioni da parte degli esercenti di attività sopra descritte, regolarmente autorizzate.
5.    Quante siano le ordinanze di cessazione di attività nel triennio 2009-2011, emesse dal Sindaco, per eventuali attività abusive e/o non autorizzate.
6.    Relativamente alle ordinanze di cessazione attività emesse, quante siano quelle effettivamente eseguite dal soggetto sanzionato.
7.    Quanti controlli siano stati avviati per verificare l’ottemperanza alle ordinanze di cessazione attività disposte dalle autorità competenti.
8.    Quali strumenti, ad oggi, l’Amministrazione comunale abbia utilizzato per identificare l’esercizio abusivo dell’attività.
9.    Se esistano segnalazioni/denunce da parte di cittadini o altri organi per attività abusive e non autorizzate di parrucchieri, barbieri, estetisti e mestieri affini, se siano stati predisposti ed effettuati i relativi controlli ed adempimenti, di cui si chiede copia.
10.    A quanto ammontino le entrate accertate ed introitate per le multe elevate per abusivismo nel triennio 2009-2011.

LA CONSIGLIERA
Antonella Monastra

Chi sono

Antonella Monastra è palermitana e nata nel ‘56. E’ ginecologa responsabile del Consultorio Familiare ...
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