Ordinanza n. 5/Rif. del 7 giugno 2016 - Piano Comunale della raccolta differenziata. Richiesta chiarimenti.

Città di Palermo                                         Gruppo Consiliare                                  AL SIG. SINDACO

Interrogazione con risposta scritta

Prot. n.553                                       Palermo, 29 luglio 2016

Oggetto: Ordinanza n. 5/Rif. del 7 giugno 2016 del Presidente della Regione Siciliana: Attività straordinaria per il potenziamento della raccolta differenziata nel Comune di Palermo. Piano Comunale della raccolta differenziata. Richiesta chiarimenti.

Premesso che
Il Presidente della Regione Siciliana, nella salvaguardia di elevati livelli di sicurezza e nel rispetto dell’Ordinamento, ai sensi dell’art. 191 comma 4 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., ha emesso Ordinanza n. 5/Rif. del 7 giugno 2016 d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Tale provvedimento stabilisce per il periodo 7 giugno 2016 sino al 30 novembre 2016, al fine di evitare l’insorgere di emergenze igienico-sanitarie, di ordine pubblico e sociale, e per consentire l’immediata attuazione dell’implementazione impiantistica regionale nonché del modello di gestione integrata dei rifiuti, di cui alla legge regionale n. 9/2010, il ricorso temporaneo ad una speciale forma di gestione dei rifiuti nel territorio della Regione Siciliana, nelle more del rientro in ordinario della gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
L’Ordinanza n. 5/Rif. impone prescrizioni in deroga alla normativa nazionale e regionale vigente, e predispone un piano d’azione che fornisce un quadro esaustivo delle infrastrutture dedicate alla gestione dei rifiuti urbani indifferenziati e differenziati sul territorio regionale, finalizzato alla piena ed effettiva utilizzazione delle stesse.
In particolare, l’art. 4 “Attività straordinaria per il potenziamento della raccolta differenziata nei Comuni di Palermo, Catania, Messina”  dispone che entro quindici giorni dalla data di emissione dell’Ordinanza in oggetto, i Sindaci dei tre Comuni sopra indicati debbano presentare al Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti e ad Arpa Regionale, un Piano Comunale di Raccolta Differenziata, da sottoporre all’approvazione dei rispettivi Consigli Comunali, da avviare inderogabilmente entro il 30 giugno 2016 e che dovrà determinare, allo scadere del primo trimestre dall’avvio, quindi entro il 30 agosto 2016, un incremento della raccolta differenziata di almeno 3 punti percentuali rispetto al dato ISPRA/ARPA SICILIA relativo all’anno 2015 e allo scadere del secondo trimestre almeno di ulteriori 3 punti percentuali entro il 30 novembre 2016.
Considerato che
    ARPA Sicilia, così come previsto dall’art. 2 comma 9 dell’Ordinanza n. 5/Rif. del 7 giugno 2016, assicura al Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti il supporto di una segreteria tecnica per le attività di monitoraggio, elaborazione dati sui rifiuti ed assistenza specialistica per l’elaborazione di scenari e azioni operative per la più efficace attuazione dell’Ordinanza.
    L’Ordinanza n. 5/Rif. all’art. 4, comma 4 prevede che il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, con l’avvalimento dell’ARPA Sicilia, disponga l’immediata verifica dell’avvio delle azioni previste nel Piano Comunale della Raccolta Differenziata di ogni Comune.
    L’Ufficio Ambiente del Comune di Palermo ha trasmesso, con nota n. 1042444 del 22.06.2016, al Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti e ad ARPA Sicilia il Piano Comunale di raccolta differenziata.
Considerato altresì che
ARPA Sicilia, con nota prot. n. 46733 del 21.07.2016, indirizzata al Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti e per conoscenza al Comune di Palermo, così come previsto dall’art. 4 comma 4 dell’Ordinanza n. 5/Rif., formula delle osservazioni relative al Piano Comunale della Raccolta Differenziata del Comune di Palermo, che evidenziano un Piano abbastanza carente per molti aspetti, un “Piano generico e datato, che non ottempera al dispositivo n. 16 del 21 giugno 2016 che prevede l’avvio delle azioni poste in essere per incrementare le percentuali di raccolta della frazione organica e delle frazioni secche riciclate da conferire al CONAI, né sono presenti gli elaborati richiesti dall’art. 4 comma 3 dell’Ordinanza n. 5/Rif.. il Piano risulta inoltre mancante di un’analisi critica dello stato di fatto e di un’efficace programmazione, non è sostenuto da proiezioni di costo economico, non è calibrato alla tempistica, non tiene conto dei tempi di risposta fisiologici della cittadinanza, né vengono messe in alcun modo in evidenza le potenzialità esprimibili dall’organizzazione gestionale della RAP sia in termini positivi che in termini negativi.”
Queste alcune delle criticità ed alcuni dei punti carenti ed inadempienti del Piano, evidenziati nella nota dell’ARPA Regionale:
♦    Assenza di una programmazione delle strategie da adottare per l’aumento della raccolta differenziata realizzata senza una stima quantitativa basata sulla proiezione dei dati di “Palermo Differenzia 1”, ed assenza dei dati della raccolta differenziata relativi all’anno 2014, necessari per la valutazione dell’incremento di raccolta differenziata del trimestre giugno-agosto 2016, così come previsto nell’Ordinanza n. 5/Rif..
♦    Incongruenza dei dati fra la produzione giornaliera di rifiuti per abitante e la volumetria dei cassonetti per abitante ed la frequenza del loro svuotamento.
♦    Assenza del piano di miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati, e mancanza di indicazioni delle differenti modalità del servizio di raccolta della stagionalità relativo alle zone balneari di Mondello e Sferracavallo.
♦    Assenza del dato relativo alla data in cui sarà pienamente operativa la raccolta differenziata “porta a porta” denominata “Palermo Differenzia 2”, dato indispensabile per stimare l’aumento della percentuale di raccolta differenziata che coinvolgerà ulteriori 130.000 abitanti.
♦    Non sono stati indicati i tempi di realizzazione delle isole ecologiche fisse o CCR che consentirebbero a tutte/i le/gli utenti di godere della riduzione della TARI, né sono state avviate le relative procedure amministrative.
♦    Assenza del dato relativo alla percentuale di raccolta differenziata delle varie frazioni (CER 200302 – CER 150103 – CER 150102 – CER 150101) nei mercati storici.
♦    Assenza dei dati relativi alla percentuale raggiunta per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani pericolosi, e alla quantità dei rifiuti conferiti relativo al compostaggio domestico, dati necessari per poter valutare l’efficacia dei sistemi adottati.
♦    Assenza di un programma finalizzato alla prevenzione nella produzione dei rifiuti, in quanto quello indicato nel Piano Comunale si riferisce ad azioni che riguardano i rifiuti già prodotti e non ad azioni utili per prevenire la produzione dei rifiuti.
Vista
    La Deliberazione della Giunta Comunale di Palermo n. 115 del 23.06.2016.
    L’art. 178 del D.Lgs 152/2006 che in alcune parti recita: “ La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ed e' disciplinata dalla parte quarta del presente decreto al fine di assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci, tenendo conto della specificità dei rifiuti pericolosi. I rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente …. La gestione dei rifiuti e' effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nel rispetto dei principi dell'ordinamento nazionale e comunitario, con particolare riferimento al principio comunitario "chi inquina paga". A tal fine la gestione dei rifiuti e' effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza.”
    L’art. 198 del D.Lgs 152/2006 in base al quale i Comuni concorrono, nell'ambito delle attività svolte a livello degli ambiti territoriali ottimali alla gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti che stabiliscono le misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani, le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi.
    L’art. 34 della Legge regionale 17 marzo 2016 n. 3 con la quale la Regione Siciliana ha disposto l’introduzione del tributo speciale, c.d. “ecoincentivo”, per il conferimento in discarica, che prevede aspetti agevolativi per quei comuni che procedono con un aumento delle percentuali di raccolta differenziata.
Ritenuto che
    Le prescrizioni in deroga alla normativa nazionale e regionale vigente, previste nell’Ordinanza n. 5/Rif., sono imposte dall’eccezionale ed urgente necessità di scongiurare compromissione della salute umana e dell’ambiente.   
    I Comuni sono gli ultimi responsabili della continuità del servizio di raccolta dei rifiuti nei rispettivi territori, appare essenziale che l’Amministrazione comunale attui modalità speciali ed adotti tutti gli strumenti utili e necessari atte a garantire la gestione dell’intero ciclo integrato dei rifiuti, il loro corretto smaltimento e, ai sensi dell’art. n. 222 del D.Lgs. 152/2006, ed organizzi sistemi adeguati di raccolta differenziata secondo criteri che privilegino l’incremento, l'efficacia, l'efficienza e l'economicità del servizio.
    Qualora non siano raggiunti dai Comuni siciliani gli obiettivi di raccolta differenziata  ovvero allo scadere del 30 agosto 2016 (art. 4 comma 7 Ordinanza n. 5/Rif.), un incremento della raccolta differenziata di almeno 3 punti percentuali rispetto al dato al dato ISPRA/ARPA SICILIA relativo all’anno 2014 e allo scadere del secondo trimestre almeno di ulteriori 3 punti percentuali entro il 30 novembre 2016, il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti interviene diffidando i Sindaci e se del caso, utilizzando i poteri sostitutivi.

Considerato altresì che
    L’attuale percentuale di raccolta differenziata, pari a circa l’8% nel 2013 (unico dato riscontrato nel Piano Comunale della Raccolta Differenziata), non risponde ai livelli richiesti dalle normative vigenti, e che il nuovo progetto “Palermo Differenzia 2”, è stato redatto in conformità all’Accordo di Programma in applicazione della Legge n. 244/2007, con l’obiettivo di estendere il sistema di raccolta differenziata porta a porta già avviato nel 2010 col programma “Palermo Differenzia 1”.
    I progetti “Palermo Differenzia 1” e “Palermo Differenzia 2”, interessano soltanto 260.000 abitanti su 674.435 della città di Palermo.

Atteso che
Che il Piano Comunale della Raccolta Differenziata doveva essere sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale di Palermo, così come previsto dall’art. 4 dell’Ordinanza n. 5/Rif. del 7 giugno 2016.
 

Per quanto detto in premessa

SI CHIEDE

1.    Quali misure il Comune di Palermo abbia intrapreso, considerato il ricorso temporaneo ad una speciale forma di gestione dei rifiuti attraverso un’attività straordinaria per il potenziamento della raccolta differenziata nel territorio cittadino, nelle more del rientro in ordinario della gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
2.    Se sia stato avviato il Piano Comunale della Raccolta Differenziata del Comune di Palermo, così come stabilito dall’Ordinanza n. 5/Rif. del 7 giugno 2016 d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ai sensi dell’art. 191, comma 4 del D.Lgs. n. 152/2006, e trasmesso con nota n. 1042444 del 22.06.2016, al Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti e ad ARPA Sicilia. In caso di risposta affermativa, se siano state avviate le procedure amministrative.
3.    Quali siano le modalità tecniche con le quali le cittadine e i cittadini, che conferiscono rifiuti differenziati, abbiano un corrispettivo in termini abbattimento della TARI.
4.    Da quando sia pienamente operativa la raccolta differenziata porta a porta “Palermo differenzia 2”.
5.    Se nel Piano Comunale della Raccolta Differenziata sia stato previsto un piano di comunicazione/informazione alla cittadinanza relativamente alle modalità di raccolta dei materiali, le modalità di conferimento, i tempi e l’avvio effettivo di tale raccolta, ed ogni altro materiale utile per una corretta informazione e fruizione del servizio. In caso di risposta affermativa, da chi sia curato e gestito l’aspetto della comunicazione.
6.    Se per la predisposizione del Piano Comunale della Raccolta Differenziata, per la buona riuscita del progetto e per il raggiungimento degli obiettivi, si sia previsto il contributo ed il coinvolgimento delle categorie produttive cittadine specifiche quali utenze commerciali, grande distribuzione, mense, utenze artigianali, ed industriali, soggetti riutilizza tori, operatori del settore ed associazioni di volontariato, associazioni ambientali, così come prescritto nell’Ordinanza n. 5/Rif. In caso di risposta affermativa, con quali modalità, con quali tempi e con quali strumenti si intende attuare tale coinvolgimento.
7.    Alla luce delle osservazioni formulate dall’Agenzia ARPA Regionale nella nota prot. n. 46733 del 21.07.2016, se i Settori competenti dell’Amministrazione comunale abbiano previsto una rivisitazione del Piano Comunale della Raccolta Differenziata, quali siano le nuove misure da adottare, quale sia il cronoprogramma per adottarle.
8.    Quali siano le percentuali di raccolta differenziata raggiunti dal Comune di Palermo negli anni 2014 e 2015.
9.    I motivi per i quali il Piano Comunale della Raccolta Differenziata non sia stato inserito, ad oggi, all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale per la sua approvazione, così come stabilito dall’Ordinanza n. 5/Rif. del 7 giugno 2016.

LA CONSIGLIERA
Antonella Monastra

Da Antonella Monastra, consigliera comunale di Palermo, il documento dell'interrogazione Prot. n.553, 29 luglio 2016, "Attività straordinaria per il potenziamento della raccolta differenziata nel Comune di Palermo. Piano Comunale della raccolta differenziata. Richiesta chiarimenti.", è visionabile in PDF.

Chi sono

Antonella Monastra è palermitana e nata nel ‘56. E’ ginecologa responsabile del Consultorio Familiare ...
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