Gestione bene confiscati, progetti
COMUNE DI PALERMO
CITTA' PER LA PACE
GRUPPO CONSILIARE “UN’ALTRA STORIA”
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AL SIG. COMMISSARIO STRAORDINARIO
Prot. n.17 Palermo, 6 febbraio 2012
Interrogazione con risposta scritta
Oggetto: Comune di Palermo: Avviso pubblico per l’individuazione di progetti per la gestione dei beni
confiscati alla criminalità - scadenza 2 dicembre 2011.
PREMESSO CHE
Il fenomeno mafioso, ancora oggi, continua a “contaminare” molte città italiane con le sue infiltrazioni e collusioni in molti ambiti economici, finanziari e politici, e con i suoi investimenti commerciali, quindi, di riciclaggio di denaro.
Per questo chi ha fatto e continua a fare antimafia con le proprie idee e con la propria vita, si avvale anche di importanti strumenti legislativi per prevenire, contrastare e combattere il fenomeno mafioso, nel suo complesso, e le organizzazioni criminali attraverso la confisca di beni e del loro uso sociale.
La possibilità di assegnare per finalità collettive i beni confiscati ai boss mafiosi e ad altri esponenti della criminalità organizzata, nella nostra Regione, cioè in un territorio da sempre soffocato dalla mafia e con un altissimo tasso di disoccupazione soprattutto fra i giovani, al di là delle dichiarazioni di principio, ha assunto un valore simbolico irrinunciabile nella lotta alla mafia, perché afferma la cultura della legalità praticata e diffusa attraverso l’azione sinergica di istituzioni, società civile, associazionismo e cooperazione sociale, dove il bene confiscato diventa una risorsa capace di sostenere efficacemente sviluppo economico e sociale.
CONSIDERATO CHE
Il Comune di Palermo, in conformità alla legge 109/96, così come modificata dalla legge 296/07 e dalla legge 50/2010, con atto di indirizzo della Giunta comunale, nelle more che venga adottato dal Consiglio comunale un Regolamento sull’assegnazione e gestione dei beni confiscati alla mafia, attualmente disciplinato dall’art. 14 del “Regolamento relativo alla gestione e alienazione dei beni immobili di proprietà comunale nonché alla locazione ed acquisto immobili di proprietà privata”, ha fornito al Settore Risorse Immobiliari indirizzi specifici in merito:
- alle priorità da porre al momento dell’assegnazione del bene confiscato, privilegiando ed ammettendo i progetti presentati da soggetti previsti dalle norme in materia di beni confiscati;
- alla Commissione Interdisciplinare, nominata dal Sindaco o dall’Assessore al ramo;
- alla durata dell’avviso;
- ai criteri, modalità e tempi di valutazione;
- all’assegnazione dei beni in relazione ai progetti;
- all’attribuzione di punteggi ulteriori agli Enti partecipanti al precedente avviso ma non ammessi all’assegnazione di un bene a causa o della mancanza di immobili rispondenti alle caratteristiche richieste per la realizzazione del progetto, o per l’uso del bene per fini istituzionali.
TENUTO CONTO CHE
il 2 dicembre 2011 è scaduto l’avviso pubblico per l’individuazione di progetti per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, pubblicato dal Comune di Palermo.
SI CHIEDE DI CONOSCERE
- L’elenco completo dei beni confiscati alla mafia che sono stati consegnati dall’Agenzia del Demanio al Comune di Palermo (dal 2007 ad oggi) per essere poi utilizzati a fini sociali e/o istituzionali con relative caratteristiche (tipologia, ubicazione, superficie, destinazione urbanistica, stato dei luoghi, ecc.).
- Se sia stata nominata la Commissione Interdisciplinare, quando si sia insediata e chi ne siano i componenti.
- Dalla pubblicazione dell’Avviso pubblico per l’individuazione di progetti per la gestione dei beni confiscati alla criminalità, se siano stati assegnati immobili in deroga a quanto previsto dal predetto Avviso, e comunque al di fuori dello stesso Avviso.
- Essendo prevista l’assegnazione di beni confiscati a nuclei familiari in emergenza abitativa, se si sia quantificato il numero degli immobili da assegnare ed in che proporzione rispetto alla richiesta di beni confiscati per il perseguimento di finalità sociali previste dalle norme in materia.
- Si chiede, altresì, al sig. Commissario Straordinario se, in caso di disponibilità di immobili confiscati facenti parte del patrimonio comunale ma non rispondenti alle caratteristiche richieste per la realizzazione del progetto, si possa prevedere la possibilità, per gli Enti non assegnatari, di poter scegliere, in ordine di merito, eventuali altre strutture.
Ciò al fine di non gravare ulteriormente sul bilancio esiguo del Terzo Settore e consentire ad enti ed associazioni di poter continuare a svolgere il loro pregevole lavoro in termini di qualità di servizi resi alla cittadinanza, di educazione alla legalità sviluppata con attività strettamente connesse alla riconversione ad uso sociale e di pubblica utilità di beni immobili confiscati, di ascolto e comprensione di bisogni espressi, di partecipazione e coinvolgimento diretto dei cittadini, di capacità di lavorare in sinergia con le istituzioni.
È bene sottolineare che negli ultimi anni, proprio nella nostra città, Il Terzo Settore ha continuato a rendere un importante e competente servizio alla collettività di notevole rilevanza sul piano della prevenzione primaria e secondaria del disagio giovanile, del disagio psichico, della cura agli anziani, di sostegno all’handicap, di accoglienza per le donne vittime di violenza di genere, garantendo la continuità dei servizi essenziali e assumendosi, in molte occasioni, oneri economici e responsabilità proprie di una Amministrazione comunale e di un vuoto istituzionale, causati da una non competente gestione amministrativa, dalla mancata assegnazione di fondi in bilancio per i servizi sociali, dalla “discontinuità” nell’erogazione dei fondi agli Enti che operano nel settore dei servizi sociali ed essenziali.
LA CONSIGLIERA
Antonella Monastra